Vai a...
La II Conferenza Internazionale Hybrid Estetics of the Moving Image: Identity and Heritage è un luogo di incontro per le diverse discipline coinvolte nello studio dei nuovi media, studi visivi, estetica, identità e teoria critica, così come le strategie di conservazione del mezzo audiovisivo.
Si tratta di un'iniziativa del progetto MICIU R+D+I eShid: Estéticas híbridas de la imagen en en movimiento. Videoarte español y dinámicas identitarias en el mapa global (2019-2021), focalizzata sulla ricerca, trasferimento e diffusione di opere audiovisive realizzate nel nostro paese dall'archivio ARES. Estetica, identità e pratiche audiovisive in Spagna; così come il gruppo di ricerca Visu @ls. Cultura visiva e politica dell'identità. Dopo la prima edizione, tenutasi nel novembre 2020 presso la Facoltà di Filosofia dell'Università di Salamanca e incentrata sul tema della migrazione, della globalizzazione e dell'interculturalità, nel 2021 prenderà il sopravvento l'Universitat Politècnica de València.
L'incontro ha lo scopo di generare un pensiero critico tra ricercatori e professionisti di diverse discipline legate alla video arte a livello internazionale. La video arte è intesa come una risorsa capace di generare manifestazioni di identità, come un mezzo che offre riproducibilità, e allo stesso tempo mette in discussione la trasmissione del patrimonio a causa della sua fragilità e obsolescenza. Questo ampio panorama spazia dalla produzione di immaginari, come la visualizzazione dell'intimità e dei ruoli di genere, attraverso gli audiovisivi contemporanei nel «mondo immaginario» che abitiamo oggi, ai conflitti che sorgono nelle istituzioni culturali ed educative quando si tratta di catalogare e preservare il sociale memoria delle pratiche videografiche. Potremmo parlare, quindi, di una duplice natura della videoarte: quella che incide direttamente sulla costruzione dell'identità che crea e proietta immaginari collettivi, e, d'altra parte, un'identità mediologica che indaga gli effetti delle innovazioni tecnologiche nel campo del patrimonio.
Parte del congresso si concentrerà sulla discussione della video arte come costruzione di identità, come strumento di inclusività, analizzando il rapporto tra video e temi di indiscutibile rilevanza sociale come femminismo, diversità sessuale e di genere. Il rapporto tra la video arte e le nuove strategie strumentali di conservazione sarà, quindi, il secondo importante tema di dibattito del congresso, attraverso il quale si intende stabilire un certo consenso che faciliti il processo decisionale relativo a questo tipo di opere sempre più comuni nelle nostre istituzioni.
Allo stesso tempo, una mostra di opere di video arte selezionate attraverso questo bando si terrà presso la Josep Renau Exhibition Hall della Facoltà di Belle Arti dell'UPV.