Kapish è una piattaforma queer-femminista multidisciplinare che promuove pratiche creative radicate nella cura intersezionale, nella resistenza erotica e nella coscienza di classe. È la continuazione e la fusione di due collettivi curatoriali:
Squish, nota per la sua programmazione intima e l'audace approccio intersezionale, ha collaborato con artisti queer di tutte le discipline per esplorare la politica dell'identità, dell'incarnazione e della resistenza attraverso serate cinematografiche, workshop e spettacoli.
Kollection Kitsch si è concentrata sulla democratizzazione dell'accesso alle arti, sull'edificazione dei creatori della classe operaia e sull'estetica del «cattivo gusto». Attraverso mostre temporanee e mostre d'arte accessibili, ha sfidato gli schemi elitari celebrando la sensibilità vernacolare e da campo.
Kapish porta avanti entrambe le eredità: sostiene artisti emergenti ed emarginati, ospita eventi guidati dalla comunità e cura mostre che bilanciano giocosità e riflessione critica. Adottiamo metodi curatoriali collaborativi, lavorando a stretto contatto con i nostri collaboratori e il pubblico per dare forma
ogni progetto. Le nostre iniziative spesso confondono i confini tra attivismo, creazione artistica e incontri sociali.
La nostra visione curatoriale si basa sull'estetica proletaria, sull'eredità diasporica e sulla politica sensuale, e spesso mette al centro i corpi, l'artigianato e la narrazione come atti di rifiuto e celebrazione.
Gli eventi Kapish sono noti per essere accessibili, calorosi e politicamente impegnati, e attirano una folla eterogenea di artisti, operatori culturali e comunità queer a Rotterdam e oltre.